Il saggio prende le mosse dalla considerazione per cui la supremazia della legge, come elemento carat-terizzante della modernità giuridica, è stata soggetta ad un moto pendolare rispetto ad altri modi di pro-duzione del diritto, come la consuetudine. Da qui l’interesse per una nuova riflessione sull’approccio modernizzante di Jean Domat, vissuto in un’epoca di transizione dalla soggezione al pensiero religioso all’esplorazione di nuovi orizzonti scientifici. Lo scritto termina con la prospettiva di un ritorno in for-za della consuetudine come fonte del diritto nell’epoca attuale.