Il ciclo di sette brevi epigrammi in distici sul cristallo di rocca di Claudiano (carm. min. 33-39) è un chiaro esempio della predilezione per i mirabilia naturali che si manifesta soprattutto nella poesia tardolatina. Con il contributo si tenta di mettere in luce la poetica, basata sull’antitesi (liquido - solido, interno - esterno, libertà - prigionia/protezione), e i modelli (Virgilio, Stazio e due casi di riscrittura di versi di Marziale). Per la valenza letteraria (e filologica) che assume nella descrizione del cristallo e delle sue caratteristiche fisiche potrebbe essere recuperata anche la lezione porrectam di carm. Min. 36,1.