L’opera filosofica di Novalis, inedita e frammentaria per ragioni biografiche (l’autore morì ventinovenne), è stata a lungo trascurata. Gli studi fichtiani e l’interesse per la scienza sono alla base della sua «Enciclopedistica», nella quale la filosofia della musica ha un posto rilevante. Novalis conosce la scienza acustica del suo tempo (Chladni) e riconduce i rapporti tra suoni e figure a una forza formatrice presente nella natura fin dal livello inorganico (acustica «chimica»). La medesima forza si presenta poi nell’uomo tramite la voce, espressione più autentica della libertà assoluta dell’Io (acustica «trascendentale»). Lungi da ogni «sentimentalismo» l’identità di uomo e natura si manifesta in una rarefatta estetica simbolica condensata da Novalis nell’immagine dell’«arpa eolia».
