L’autore effettua una disamina in ordine alla rivendicazione di esercizio del diritto di autodeterminazione al momento della formazione dello Stato regionale in Italia. In particolare, l’analisi si incentra sulla risposta “patteggiata” dello Stato alle istanze separatistiche e autonomistiche di alcuni territori particolari. Il saggio si sofferma soprattutto su tre vicende: La questione sudtirolese, gli sviluppi dell’indipendentismo sardo e il risveglio della “Serenissima” con le forme più recenti di rivendicazione del diritto di autodeterminazione da parte di questi tre territori. In conclusione, ci si sofferma sull’utilizzo della rivendicazione secessionista come strategia politica interna sulla ricerca di nuovi equilibri costituzionali.