La cultura in termini teorici e sintetici viene definita come un insieme simbolico, astratto, scelto e selezionato dall’uomo per generare ordine. Eppure questa parola ricorre nel discorso comune non solo con una frequenza
eccessiva, ma spesso con significati ambigui con la tendenza a sovrapporsi a concetti che non la rappresentano correttamente. Si è dunque tentato di darne una definizione più specifica ricorrendo a una classificazione di
Zygmunt Bauman. Inoltre, nel saggio viene sottolineata l’importanza del corpo non soltanto come fondamentale canale di comunicazione, ma come strumento che rende possibile l’ordine e il significato culturale in quanto entità che per prima interiorizza, inconsapevolmente, regole, abitudini, simboli inerenti alla cultura di appartenenza. La fisicità è quindi allo stesso tempo trasmissione culturale (sopravvivenza) e cultura vivente, in atto.