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Opzioni

Speech Acts Without Propositions?

SBISA', MARINA
2006
  • journal article

Periodico
GRAZER PHILOSOPHISCHE STUDIEN
Abstract
L'articolo sostiene che comprendere il linguaggio in termini di azione richiede fare a meno delle proposizioni. L'abbozzo di teoria degli atti linguistici dovuto a Austin non dava alle proposizioni alcun ruolo; esse sono state introdotte nella teoria degli atti linguistici più tardi, in seguito a critiche rivolte da Strawson e da Searle alla caratterizzazione data da Austin all'atto locutorio (l'atto di dire qualcosa) e alle sue idee sulla valutazione secondo verità/falsità. L'introduzione delle proposizioni ha avuto effetti di indebolimento sulla tesi che il linguaggio è azione, mettendo di nuovo in primo piano l'immagine tradizionale della comunicazione linguistica. Sostengo che, per dare senso alla caratterizzazione austiniana dell'atto locutorio, non c'è bisogno delle proposizioni e dò alcuni suggerimenti riguardo a come si potrebbe rendere conto della valutazione secondo verità/falsità in modo compatibile con la tesi che il linguaggio è azione, senza ricorrere alle proposizioni.
Archivio
http://hdl.handle.net/11368/1700356
Diritti
metadata only access
Soggetti
  • speech act theory

  • proposition

  • truth

  • John L. Austin

Visualizzazioni
1
Data di acquisizione
Apr 19, 2024
Vedi dettagli
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