L’Autore analizza la presenza culí a Cuba focalizzando due elementi centrali: l’arrivo cinese iniziato con il commercio di schiavi e l’“immigrazione volontaria” dei cinesi californiani. Partendo dall’analisi storica dei cinesi del “primo” e del “secondo arrivo”, l’Autore considera soprattutto le relazioni razziali e meticce tra popolazione asiatica e africana nel periodo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, le attività commerciali del quartiere cinese e la tradizione culturale ancestrale promossa dal Casino Chung Wah. Evidenzia l’esclusività culturale culí e la sua capacità di adattarsi e meticciarsi nel suo manifestarsi quotidiano.