Il presente articolo ripercorre le tappe salienti del successo incontrato dal "Dei delitti e delle pene" nei paesi slavi. Accanto alla ricognizione delle traduzioni realizzate in russo, polacco, ceco, slovacco, serbo, croato, sloveno e bulgaro vengono alla luce alcuni interessanti legami che l’opera di Beccaria intrattiene con la storia della società e della cultura delle singole aree linguistiche indagate. Particolare rilievo viene assegnato alla figura di Michail Isaev e all’edizione russa del "Dei delitti" da lui allestita nel 1939, a cui viene attribuito un significato fondamentale per ricostruire la complessa storia del testo dell’opera.