SOMMARIO 1. La questione posta all’attenzione della Suprema Corte e le ragioni, pregiudiziali, dell’inammissibilità del ricorso. – 2. La prudente soluzione (non dovuta, ma comunque) prospettata: la continuità normativa della
bancarotta e l’irretroattività delle misure premiali. – 3. Cenni ai profili penalistici delle principali novità recate dal codice della crisi. – 3.1. I controlli interni ed esterni. – 3.2. La composizione assistita della crisi e il (nuovo?) ruolo del
pubblico ministero. – 4. Le misure premiali: appunti sulla loro natura giuridico-penale. – 4.1. La non punibilità come mera rinuncia alla pena. – 4.2. La composizione assistita della crisi quale scriminante “procedurale”. – 4.3. L’art.
25, comma 2, come normativizzazione della “zona di rischio”. – 5. Brevi considerazioni conclusive su testo e contesto (normativo) della bancarotta.