Viene preso in esame Il Libro di Margery Kempe, opera dell’omonima scrittrice inglese, la cui traduzione presenta, oltre che il problema della differenza della lingua e della cultura, anche quello dell’eterogeneità discorsiva e sintattica tra la lingua di arrivo e quella di partenza. Quest’ultima, trattandosi di scrittura devozionale femminile tardo-medievale, è assai specifica e lontana da ogni equivalente moderno. Tali problemi di traduzione dall’inglese medievale all’italiano moderno vengono risolti consigliando un’attenta analisi linguistica del testo di partenza e un accurato studio delle caratteristiche retorico-stilistiche dei vari discorsi, ponendo particolare attenzione ai dialoghi lunghi e argomentati. A questi è affidata la funzione di comunicare il contenuto devozionale del Libro, che deve essere analizzato a fondo e compreso al fine di svolgere una corretta traduzione del testo.