L’adozione di linee guida per le principali patologie è ormai considerata un presupposto irrinunciabile per una corretta gestione clinica e per garantire la qualità delle cure. Ciò è ancor più vero per i reparti ad elevata complessità assistenziale, quali sono le terapie intensive.
Nate come strumento pratico di omogeneizzazione delle modalità di trattamento, nonché di crescita culturale degli operatori dell’U.O. Shock e Trauma del S. Camillo di Roma, le “Linee Guida per un Centro di Rianimazione”, hanno avuto nella prima edizione una diffusione imprevedibile, finendo per diventare strumento di lavoro quotidiano e oggetto di ulteriori revisioni per adattare i contenuti a realtà lavorative anche molto diverse tra loro. Per questo motivo il processo di aggiornamento della nuova edizione ha coinvolto operatori di ospedali diversi, giovandosi anche del contributo di esperti di altre specialità.
Quello che avrebbe dovuto essere un semplice “update” delle indicazioni terapeutiche è divenuto così un processo di revisione molto più complesso dell’atteso. L’impostazione pratica è stata mantenuta e sono stati aggiunti diversi capitoli su condizioni cliniche di riscontro sempre più frequenti nei reparti di terapia intensiva o per le quali nuove evidenze hanno indotto negli ultimi anni un cambiamento dell’approccio tradizionale.
