Scopo di questo contributo è quello di cercare di analizzare, attraverso l’interpre-
tazione dei dati disponibili, le principali caratteristiche quantitative e qualitative di
questo fenomeno. Si cercherà così di indagare quali siano le cause che generano tali
flussi, per comprendere se esse siano legate soprattutto alla crisi economica, politica e
culturale, che attualmente affligge in particolare l’Europa o se siano dettate, in qualche
misura, da fattori di natura più strutturale, connaturati alla situazione economica, poli-
tica e istituzionale del nostro Paese. A riguardo, si prenderà in considerazione anche la
capacità dell’Italia di attirare “cervelli” dal resto del mondo, tentando di identificare i
più importanti ed influenti fattori di attrazione, in generale, e la loro significatività al
livello nazionale. Si cercherà, inoltre, di comprendere quando la libera circolazione dei
cervelli tra le diverse aree geografiche del mondo costituisca un processo “naturale” e
virtuoso, elemento caratterizzante di un mondo globalizzato e quando esso alimenti
invece dinamiche cumulative dagli impatti complessivamente negativi sul tessuto pro-
duttivo, ma anche sociale e culturale. Altri aspetti che saranno oggetto di studio del
presente lavoro riguardano la tipologia delle misure di carattere politico e normativo
che possono essere adottate per arginarlo.