La formazione in servizio, per l’educatore, non è solo un tempo per apprendere contenuti ma anche un’occasione riflessiva sulla propria professionalità. In questo senso la pratica della Danza-Movimento-Terapia (DMT) è uno strumento utile a promuovere processi riflessivi in merito al corpo come primo mediatore della relazione educativa. Entrare in contatto con sé stessi e con gli altri attraverso il movimento libero rappresenta un gioco serio capace di generare apprendimenti sia sul piano fisico-corporeo sia su quello riflessivo-intellettivo.
La relazione educativa è, infatti, sempre un incontro di corpi, con le loro storie, le loro fragilità e le loro risorse, e il lavoro formativo attraverso la DMT permette una pratica riflessiva autentica, profonda e partecipata. Il saggio, a partire da alcuni riferimenti teorici, intende presentare l’analisi pedagogica di un’esperienza formativa per un gruppo di educatori, realizzata attraverso i principi della DMT.