Dalle interviste realizzate a Topolò/Topolove viene presentato il vivere con il confine italo-yugoslavo che separò il paese dalle relazioni con i villaggi vicini e lo privò di prati e pascoli necessari per la sussistenza. Nelle testimonianze troviamo anche traccia della emarginazione della quale furono vittime le popolazioni slavofone nelle istituzioni pubbliche, come la scuola.