The essay shows how Ford Madox Ford’s tetralogy Parade’s
End, though displaying a general metaphoric structure,
has ties belonging to the metonymic sphere as well. Metonymies dissolve into metaphors and metaphoric suggestions lead in turn to metonymic associations.
Through the use of time shift in interior monologues, Ford can vividly bring forth his characters’ lives and memories, and while metaphors become the means to recover their past, metonymies are essential in evoking it and in setting it in motion again.
Il saggio vuole evidenziare come la tetralogia Parade’s End di Ford Madox Ford, pur svelando una struttura generalmente
metaforica, abbia un substrato appartenente
alla sfera metonimica. Le metonimie si dissolvono in metafore e le suggestioni metaforiche
portano a loro volta ad associazioni metonimiche.
Attraverso l’uso del time-shift nei monologhi interiori, Ford riprende e porta allo scoperto la vita e le memorie dei suoi personaggi, e mentre le metafore diventano il mezzo per recuperare il passato, le metonimie si rendono essenziali per evocarlo e metterlo nuovamente in moto.