L’articolo riconsidera la tradizione della versione di The Rape of the Lock compiuta in prima stesura nel 1724 da Antonio Conti, poi rivisto dopo il suo rientro in Italia in vista della stampa delle Prose e poesie. Sulla base dei luoghi varianti più significativi dei testimoni, diretti e indiretti, vengono corrette le conclusioni a cui era giunta Giovanna Gronda. In particolare per quanto riguarda la posizione del ms. Bocchi 58 della Comunale di Treviso, e, inoltre, la fisionomia complessiva della tradizione del volgarizzamento, vale a dire i momenti e i tempi degli interventi variantistici.