Questo lavoro si propone di analizzare l’importanza stilistica dell’aggettivo greco ἀλγεινός, ‘doloroso’, e la sua fortuna in parte condivisa con ἄλγος, il sostantivo poetico da cui deriva. Legato al precedente omerico ἀλεγεινός, forse attraverso la paretimologia, in origine ἀλγεινός era abbastanza comune nella tragedia e raro in medicina e prosa, ma nel corso del tempo ha acquisito importanza in alcune formule ricorrenti. Come nel caso di ἄλγος, è registrato nella poesia ellenistica (ad esempio come utile alternativa ad ἀλεγεινός), mentre
fino alla tarda antichità fu evitato dai medici post-ippocratici, che preferivano aggettivi privi di connotazioni poetiche o sentimentali. A partire dal IV secolo d.C. il quadro delle attestazioni di ἀλγεινός nei testi letterari ed epigrafici risulta molto complesso: si passa dalla rinascita nell’opera di Quinto di Smirne alla totale scomparsa nella poesia epica di Nonno di Panopoli