La raccolta numismatica attualmente conservata nella biblioteca Classense consiste nella parte della collezione di origine camaldolese che non confluì, alla fine dell’Ottocento, al Museo Nazionale di Ravenna. Per molte ragioni essa riveste una straordinaria rilevanza. Innanzitutto per la sua composizione: numerose monete bizantine, infatti, sono emissioni in rame ravennati, con patina di conservazione piuttosto uniforme tipica della aree paludose. Le difficoltà da tempo riscontrate dagli studiosi nella ricostruzione della circolazione monetale in età tardoantica a Ravenna risiedono principalmente nella scarsità degli studi specifici e nel fatto che le monete da scavo sono state pubblicate solo parzialmente. In questo contesto, lo studio delle monete bizantine della Classense, che per anni sono state del tutto neglette, offre l’opportunità di ampliare il quadro dei dati e delle conoscenze in nostro possesso, sia per ricostruire le emissioni monetali bizantine ravennati sia per approfondire le origini settecentesche degli studi di bizantinistica in Italia.