Soddisfazione dei pazienti e degli operatori in relazione all’assistenza clinica fornita dai medici specializzandi e dagli studenti di medicina: L’esperienza dell’ospedale accademico Santa Maria della Misericordia (SMM) di Udine
INTRODUZIONE:
Sebbene negli Ospedali Universitari italiani studenti e specializzandi svolgano attività formative, sono ancora limitati in
letteratura studi relativi alla soddisfazione di utenti ed operatori in merito a più aspetti dell’assistenza clinica fornita dagli
stessi. A tal scopo la SOC Accreditamento, Gestione del Rischio Clinico e Valutazione delle Performance Sanitarie ha
condotto un’indagine nei reparti dell’Ospedale SMM di Udine.
MATERIALI E METODI:
Dopo revisione della letteratura è stato predisposto un questionario distribuito ad un campione di convenienza di
specializzandi, tirocinanti, operatori e pazienti, che indagava 6 aree tematiche (soddisfazione sulla qualità dell’assistenza
fornita da tirocinanti e specializzandi, sicurezza del paziente, gestione di privacy e rischio clinico, qualità dell’assistenza
fornita e sul ruolo degli studenti nella équipe) attraverso scala Likert. A seguire sono state calcolate mediane e range
interquartili ed il confronto tra categorie è stato svolto sia attraverso il test di Kruskal-Wallis (KW).
RISULTATI:
Sono stati raccolti 279 questionari: 56 da tirocinanti, 56 da specializzandi, 105 da pazienti e 62 dagli operatori. Il test
KW ha evidenziato differenze significative del livello di soddisfazione tra pazienti ed operatori sia rispetto alla qualità
dell’assistenza fornita dagli studenti (mediana pazienti= 5; mediana operatori= 4. p= 0,0001) e dagli specializzandi
(mediana pazienti= 5; mediana operatori=4. p= 0,0002) che in merito al livello di sicurezza dell’operato di studenti
(mediana operatori= 3; mediana pazienti= 4; p= 0,0001) e specializzandi (mediana operatori= 4; mediana pazienti= 4;
p= 0,0053). Secondo tutti i soggetti risulta adeguato il flusso degli studenti nei reparti (mediane soggetti intervistati= 3;
p= 0,78).
CONCLUSIONI:
Specializzandi e tirocinanti contribuiscono, mentre si formano, a qualità e sicurezza delle cure, nonché alla soddisfazione
del paziente. Dall’indagine non emergono criticità circa la gestione del flusso degli studenti nei reparti.