La Breda Meccanica Bresciana ha le proprie origini quale VI sezione della Società Italiana Ernesto Breda di Milano. A Brescia la Breda concentrò la produzione di armi automatiche, settore nel quale entrò intorno al 1925 utilizzando le notevoli competenze acquisite nel settore meccanico in un momento favorevole dal punto di vista del mercato. La Grande guerra aveva infatti modificato le esigenze delle forze armate nazionali ed estere, ed era necessario un profondo rinnovamento del settore delle armi automatiche sulla base delle nuove dottrine d’impiego. Il volume ripercorre così le produzioni della fabbrica bresciana, che dovette confrontarsi con l’“accanita offensiva industriale” della Fiat nel settore, dalla metà degli anni venti alla fine del secondo conflitto mondiale, sulla base di documentazione archivistica e in particolare della documentazione fotografica proveniente dall’Archivio della Breda Meccanica Bresciana e, in parte minore, dalla Fondazione Negri di Brescia.
La stesura dei testi compresi nel volume, frutto del lavoro comune degli autori, è stata suddivisa tra Andrea Curami (Parte 1, capitolo II e Parte 2, capitoli I, II, III, IV, VII, VIII, IX, X, XI, XIII, XV e Appendice), Paolo Ferrari (Parte 1, capitolo I) e Achille Rastelli (Parte 1, capitoli III e IV e Parte 2, capitoli V, VI, XII, XIV).