Uno degli obiettivi perseguiti dal GNDT negli ultimi anni è stato la realizzazione della carta di pericolosità sismica del territorio nazionale a fini di riclassificazione, che è stata ufficialmente consegnata al Dipartimento della Protezione Civile nel 1996, quale prodotto finale del Progetto Triennale 1993-1995. Per la realizzazione di tale prodotto era stato deciso, dopo ampia discussione scientifica, di seguire un metodo probabilistico consolidato a livello internazionale (metodo di Cornell, 1968: MC) che fornisce le stime di pericolosità contemplate anche dal codice sismico europeo EC8. Inoltre, l’utilizzo di questo metodo consente di procedere a confronti immediati tra le pericolosità di diversi nazioni ed è stato adottato anche nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale GSHAP.
Parallelamente alla realizzazione delle carte di pericolosità sismica d'Italia secondo l’MC, scelta dal GNDT quale stima "ufficiale" della pericolosità per la riclassificazione sismica nazionale, sono stati sviluppati, sempre nell’ambito delle attività del GNDT, due nuovi metodi che hanno portato alla realizzazione di ulteriori stime della pericolosità sismica dell’intero territorio nazionale e che seguono rispettivamente un approccio di tipo misto (Grandori et al., 1984) ed uno di tipo deterministico. I risultati ottenuti con questi approcci alternativi sono stati utilizzati per un controllo delle stime "ufficiali" calcolate con l’MC.