Si ripercorre il lungo periodo di conoscenza e militanza comune con Claudio Venza, figura esemplare di anarchico, sempre capace di interpretare a fondo uno spirito libertario genuino, solidale e non violento. Si ricordano alcuni episodi particolarmente significativi, quale la partecipazione assidua alle marce antimilitariste degli anni Settanta, il ruolo determinante nell’impedire incresciosi episodi di sopraffazione in occasione del convegno “Ripensare l’antimilitarismo” svoltosi a Forlì nel 1988, la partecipazione convinta e preziosa nell’organizzazione del Convegno “Est: un laboratorio di libertà” del 1990.