.Nel 1630 la peste colpì duramente Cremona e la sua provincia, provocando una violenta crisi di mortalità. In tale contesto non sembra che il calo demografico sia sfociato in un aumento del PIL pro capite e nelle sue ricadute virtuose (miglioramento degli standard di vita e dei livelli di capitalizzazione), ma semmai abbia aperto una serie di possibilità e avviato una dura competizione tra ceti e individui; competizione il cui esito è stato in gran parte determinato dai modi in cui il reddito si suddivideva tra costoro e competizione che, nel contempo, ha determinato tale redistribuzione. Questo in un sistema economico la cui funzionalità era frutto di un rapporto ottimale tra forza lavoro disponibile, livelli produttivi e risorse.