Il libro considera il problema della costituzione e quello della tradizione, enucleando diverse nozioni dell’una e dell’altra. Il lavoro si dipana tematizzandone la sostanzialità teoreticamente valutata. Dall’analisi si profila un particolare modo di intendere la consentaneità tra costituzione storica e tradizione giuridico-politica. La «lettura» della costituzione, che l’autore propone come fondativa, e quella della tradizione come diffusa consuetudo razionale, consente di individuare il criterio di giuridicità, non riducibile né all’effettività né alla storicità del diritto pubblico. Il libro, pertanto, aiuta a riflettere sugli elementi «prepositivi» del diritto pubblico che rappresentano il criterio della sua legittimità e danno la ragione della sua esistenza.