Il testo analizza la strategia comunicativa dell’ISIS, focalizzandosi sulla recezione dei valori simbolici veicolati da alcuni video di propaganda. In particolare esplora il carattere “pornografico” del terrorismo descritto da Jean Baudrillard.
La metodologia integra la semiotica con la sociologia visuale, adottando lo strumento del quadrato semiotico (nella versione di A. J. Greimas rivista da Jean Floch) per decostruire l’identità di brand dell’organizzazione terroristica.
I casi studio, appartenenti al genere video Mujatweets, vengono analizzati nelle loro strutture semio-narrative profonde e contestualizzati all’interno di frame simbolici appartenenti alla diverse culture (arcaiche e contemporanee).