Viene indicata ed esplorata la congruenza tra i due versi che danno corpo all’apostrofe indirizzata da Lucano a un miles caduto in battaglia e richiamato in vita dalla maga Eritto (Bellum civile VI 724-725) e alcuni versi del carme 101 di Catullo. L’analisi evidenzia in Lucano un uso crudelmente antifrastico dell’epitimbio per il fratello scomparso. Chiudono il lavoro alcune considerazioni critico-testuali sul carme catulliano suggerite da questo nuovo confronto con Lucano.