Nel 2009 l'Italia ha aggiornato il Riferimento Geodetico europeo ETRS89 alla realizzazione ETRF2000 all'epoca 2008.0. Il nuovo trame è stato materializzato organizzando sul territorio un network costituito da 100 stazioni permanenti GNSS: la Rete Dinamica Nazionale (RDN). Al fine di verificare la stabilità dei siti RDN, l'IGM ha dato avvio, fin dal 2008, ad un continuo monitoraggio della rete, ottenuto attraverso ricalcoli periodici delle posizioni. Nel 2013 sono state elaborate le serie temporali dei primi 5 anni di attività, che hanno consentito una prima stima delle velocità sia assolute che interne alla placca. L’analisi dei risultati ha evidenziato siti con velocità intraplacca dell'ordine di 4 mm/anno, e conseguentemente la necessità di dover procedere a un aggiornamento delle posizioni, pena la perdita di efficienza del network. Inoltre, dal gennaio 2008 al 2013, il 20% circa delle stazioni RDN sono state dismesse o sono divenute inaffidabili, lasciando totalmente scoperte alcune zone del territorio nazionale.
Al fine ripristinare l'integrità della rete e di mantenere una corretta geometria, l'IGM ha provveduto a reperire nuove stazioni GNSS da utilizzare in sostituzione dei siti dismessi o mal funzionanti, ed ha proceduto ad un ricalcolo complessivo dell'intero network che ha consentito l'aggiornamento delle posizioni delle stazioni al 2014.4, generando di fatto una RDN seconda versione (RDN2). Come previsto dall'art. 5 del Decreto 10 novembre 2011, l'IGM proporrà i suddetti aggiornamenti al Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle pubbliche amministrazioni.