Opzioni
Appunti sull’epistemologia giuridica del post-positivismo; il realismo delle teorie scientifico-giuridiche
Casa, Federico
2019
Periodico
Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica
Abstract
Il presente contributo intende fornire una possibile
spiegazione delle ragioni per le quali oggi la scienza
giuridica, pur affermando filosofi e giuristi la necessità
di aggiornare le categorie della dogmatica giuridica
e la ricostruzione di una sistematica che sia in grado di
ritrovare l’unità dell’ordinamento giuridico, si occupi
essenzialmente di teoria dell’interpretazione oppure
delle diverse concezioni dell’argomentazione giuridica,
quasi che l’unica forma di giustizia oggi possibile
fosse quella del caso concreto. Secondo il punto di vista
proposto, oltre a quelle note e da più parti evidenziate
(il moltiplicarsi delle fonti, la decodificazione del
diritto civile, le istanze pluraliste delle società moderne,
e altre ancora), le ragioni sono anche strettamente
epistemologiche, e trovano la loro genesi nelle critiche
post-positivistiche che sin dagli anni Sessanta venivano
mosse all’empirismo logico. L’intento del presente
contributo non è certo tanto quello di ri-proporre alcune
indicazioni metodologiche del neo-positivismo,
quanto sottolineare la natura costruttivista e antirealista
delle posizioni assunte dal post-positivismo, e
in parte condivise dall’ermeneutica giuridica, cosicché
oggi la scienza giuridica, privata della possibilità di
predicare la verità o la falsità dei fatti, si trova più a
suo agio nel discutere di ragionamenti giudiziali e di
argomenti dell’interpretazione. The present contribution is concerned with providing
a possible explanation of the reasons why
these days legal science is basically dealing with
the theory of interpretation or with the different
conceptions of legal argumentation, as if today
the only possible form of justice was that of the
concrete case, though philosophers and jurists
are affirming the need to update the categories
of legal dogmatics and to provide the reconstruction
of a system that is able to find the unity of
the juridical order. According to the suggested
point of view, there are other reasons in addition
to those already known and highlighted by many
(the multiplication of sources, the decoding of
civil law, the pluralist demands of modern societies,
and others) which are strictly epistemological,
and find their genesis in the post-positivist
criticisms made to logical empiricism since the
1960s. The intention is certainly not so much to
re-propose some methodological indications of
neo-positivism, but to underline the constructivist
and anti-realist nature of the positions assumed
by post-positivism, and partly shared by legal
hermeneutics, so that legal science, deprived
of the possibility of preaching the truth or the
falsity of facts, finds itself more at ease today in
discussing legal reasoning and the arguments of
interpretation.
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