Il pensiero antropologico e morale cristiano si è intensamente interrogato sul rapporto tra il desiderio di felicità nella vita presente e il desiderio di salvezza dalla morte e dalla dissoluzione del sé personale. Il modo di pensare questo rapporto – e dunque di comprendere la tensione che anima il cammino storico dell’uomo – incide nell’elaborazione di una prospettiva morale. La riflessione di Tommaso d’Aquino, che si misura con l’eredità patristica e con la lezione di Aristotele, fa emergere due diversi paradigmi di raccordo tra l’orizzonte della felicità e quello della beatitudine, offrendo una chiave di lettura originale per esaminare ciò che muove nel profondo l’animo umano.