Il saggio prende in esame la partecipazione italiana al IV Ciam che si tenne nell'estate del 1933. Ricostruisce il lavoro di preparazione delle tavole delle città di Como, Verona, Roma, Genova, Littorio. Esamina il ruolo avuto in particolare da Bottoni, Terragni, Pollini. Intreccia questa vicenda con la contingente apertura del fascismo verso l’architettura moderna, con il tentativo di un controllo politico del sindacato fascista sull’attività del gruppo, con la preparazione della sala Cirpac alla V Triennale di Milano, con il tentativo di Le Corbusier di ottenere da Mussolini la progettazione di Pontinia.