Stime quantitative e un primo studio cartografico delle seconde residenze nel processo di litoralizzazione della fascia costiera del Nord-Est della Sardegna
Il turismo, divenuto un vero e proprio fenomeno sociale, ha richiesto
sempre più disponibilità di risorse ambientali. L’industria turistica,
così, risulta essere una delle principali attività economiche che
contribuisce significativamente alle trasformazioni del paesaggio,
normalmente, poi, di quello più attraente. Nell’isola mediterranea di
Sardegna, in questi ultimi cinquant’anni, la crescente domanda di turismo
balneare, ha messo a dura prova alcuni suoi spazi costieri per la
rilevante presenza di strutture ricettive, pararicettive e ricreative. Una
urbanizzazione eccessiva, quindi, a cui ha contribuito in modo rilevante
la presenza di abitazioni private destinate alle vacanze.
Il presente lavoro, dopo una disamina introduttiva sulla valenza geografica
del fenomeno delle seconde case, ha considerato lo stesso
in un’ottica quantitativa in Gallura, regione storica del nord-est della
Sardegna, dove particolarmente importanti sono la domanda e l’offerta
del turismo.
Infine, la distribuzione dei luoghi più significativi per la presenza di
queste abitazioni temporanee è stata osservata utilizzando la cartografia
digitale, mentre il processo di urbanizzazione del litorale è stato
studiato, con alcune esemplificazioni, nella sua evoluzione storica
con il sussidio di ortofoto della Regione Sardegna.