Si propone una lettura mitico-simbolica del concetto di democrazia, evidenziando le strutture non razionali su cui essa si fonda. Dall’analisi storica dei rapporti filosofici fra democrazia e potere, si ricava che la democrazia deriva da un Io politico che non riconosce il Potere ma ammette solo la propria concezione del mondo. Si individua quindi un parallelismo con la figura del Demiurgo-Arconte, che non può affrancarsi dal principio superiore che rifiuta, così come la democrazia non può affrancarsi dal Potere. Ciò rivela la persistenza e l’importanza degli aspetti simbolici anche nel mondo contemporaneo, pur improntato al razionalismo.