L'articolo affronta il confronto tra le opere pittoriche in prospettiva o in anamorfosi dei Padri Minimi e dei Padri Gesuiti presenti nella Roma del 1600. Il confronto mette in luce un diverso approccio alla rappresentazione che si riflette anche in un differente rapporto tra gli ordini stessi e il potere religioso e politico. Vengono in particolare prese in esame le opere di Andrea Pozzo, Emmanuel Maignan e Jean-François Niceron.