Benché siano numerose le iscrizioni di associazioni di musicisti professionali, poche permettono di trattare della lora relazione con gli dèi. Meritano tuttavia considerazione, in particolare perché alcuni gruppi di musicisti erano impiegati nella realizzazione dei riti della religione pubblica. Le fonti epigrafiche conducono a trattare due casi studio. Il primo è relativo ai santuari laziali di Palestrina e di Nemi, nei quali i musicisti intervengono collettivamente. Il secondo riguarda più specificamente il legame dei tibicines con Minerva, manifestato tra l’altro dalle testimonianze sui quinquatrus minusculae e dalle iscrizioni a Roma e Tivoli.