Il presente articolo offre un’indagine linguistica di due vocaboli patologici latini: aeger ed aegrotus quando definiscono una malattia fisica. Per quanto il significato di questi aggettivi sia sovrapponibile, l’analisi delle occorrenze in letteratura rivela una differenza nel grado di technicality di essi e l’appartenen¬za a registri linguistici distinti: aeger si riscontra nella poesia alta e nella prosa tecnica, mentre aegrotus ricorre in generi meno ‘elevati’, quali la commedia e la satira. Di spiccato interesse è poi la comparsa di αἶγροι – translitterazione in greco di aegri adattata al sistema morfologico della lingua di arrivo – in alcuni ‘ostraca medici’ rinvenuti nel praesidium romano di Mons Claudianus, nel de¬serto orientale egiziano. Questo articolo farà inoltre luce sul valore socio-lingui¬stico di tali attestazioni, in parallelo con le occorrenze del vocabolo aegri in altri papiri documentari di contesto militare.