L'articolo discute il modo in cui da parte italiana è stato gestito il problema della "riconciliazione" fra l'Italia, Slovenia e Croazia, dopo la fine della guerra fredda: in tale periodo infatti è cresciuta una forte domanda di storia rispetto a vicende che negli anni precedenti erano rimaste parzialmente trascurate. L'autore pone a confronto due modelli, che hanno ispirato la politica delle istituzioni italiane in momenti diversi. Il primo modello è quello della delega agli esperti, che si è tradotto nella costituzione delle Commissioni miste storico-culturali italo-slovena ed italo-croata, e che ha trovato applicazione fra i primi anni Novanta e l'inizio del decennio successivo. Il secondo modello è quello delle giornate memoriali, che ha trovato la sua espressione nell'istituzione nel 2004 del "Giorno del ricordo".