Aprire una strada e moltiplicare le possibilità di conoscere un intenso e articolato impegno di ricerca, didattica, attività pubblicistica e progettuale. Questo è il contributo che fin da una prima lettura è evidente nel volume curato da Giulia Fini, arricchito dalla prefazione di Paola Viganò e dalla postfazione di Patrizia Gabellini; un’opera di grande interesse per lo studio del ruolo di Bernardo Secchi nel dibattito disciplinare e nella prassi urbanistica in Italia e in Europa, e che, come riconosce la stessa Gabellini, ha i caratteri dell’opera seminale.
L’opera si inserisce all’interno di un percorso di ricerca, quello della curatrice, che ha già dimostrato un’attenta e non banale capacità di elaborare e restituire le esperienze e gli “sguardi multipli” posti da Secchi e dallo Studio Secchi-Viganò (cfr. i suoi articoli pubblicati in Urbanistica, n. 148/2011 e n. 153/2014) sulla città e il territorio contemporanei, e che acquisisce maggior valore dalla condivisione con lo stesso Secchi della scelta dei brani inseriti nell’ampia antologia che, con oltre 200 pagine dedicate, costituisce la parte più rilevante del volume.