È negli anni Ottanta che l’impulso della ricerca video nell’ambito delle arti visuali vive un momento di fortuna e consolidamento, estendendosi sempre più verso contesti eterogenei, dalle istituzioni ufficiali ai nuovi centri di produzione underground. Nascono festival dedicati e di un numero sempre più ampio di nuove compagnie, associazioni e spazi espositivi.
In questo decennio, un rapporto molto intenso coinvolge arte e tecnologia mediale; gli strumenti degli anni Ottanta, delineano un contesto di innovazione e sperimentazione volto alla creazione di forme ibride e complesse, come le installazioni multimediali. L’ibridazione è infatti la caratteristica principale delle produzioni dell’arte video negli anni Ottanta: è in questa direzione che si costituiscono molteplici forme linguistiche, come il video-teatro, il video-poema, la video-danza, il videoclip musicale, le video-installazioni, la computer art.