L’autore segnala il netto cambio di rotta della Cassazione sul tema della traduzione della sentenza a favore dell’imputato alloglotto. Si sofferma, in particolare, sull’importanza dell’argomento impiegato dalla Suprema Corte per giustificare il revirement, ossia il vincolo dell’interpretazione conforme alla direttiva 2010/64/UE sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nel procedimento penale. Da ultimo, analizza la portata della regola – prevista dalla direttiva – che autorizza a sostituire la traduzione scritta con un’interpretazione orale.