L'autore parte dall'esame della pronuncia della Cassazione dell'8 febbraio 2012, n. 1784, per analizzare la ratio della scelta del legislatore di non includere tra i soggetti legittimati a promuovere l'azione di disconoscimento nè il padre naturale nè i suoi eredi tacendo, inoltre, sul problema dell'ammissibilità dell'intervento di questi soggetti in detto giudizio