Il saggio studia le modalità di riscrittura del mito classico nel teatro tardobarocco spagnolo, risalendo alle fonti mitografiche di norma utilizzate dai drammaturghi, come la Philosophía secreta di Juan Pérez de Moya (1585) e il Theatro de los dioses de la gentilidad (1620-1623) di Baltasar de Vitoria. Ci si concentra su due commedie palatine di ambiente tebano composte da Antonio de Zamora: Amar es saber vencer y el arte contra el poder (1718), ispirata alla mitica costruzione delle mura della polis beota; e La destrucción de Tebas o No hay contra el hado defensa (1727), che narra la sconfitta di Tebe ribelle per opera di Alessandro Magno nel 335 a. C.