Il saggio discute alcuni aspetti della storia del confine orientale italiano nel '900 sui quali più frequenti sono state le semplificazioni e gli equivoci interpretativi. I principali nodi affrontati riguardano il nesso continuità/rottura, la questione della violenza politica, quella dei rapporti fra i movimenti di liberazione italiano e jugoslavo ed infine il tema della comparazione sia diacronica che sincronica: fra i due dopoguerra nell'area alto-adriatica e con altre storie di frontiera europee.