La Tavola rotonda è qui una discussione con significati particolari che configurano una “prova” di negoziato per la riconciliazione e la pacificazione a Gerusalemme e per Gerusalemme. Tale “prova” è tanto più significativa in quanto vi partecipano tante posizioni e possibili soluzioni che vengono da intelligenze altamente raffinate e provenienti da prospettive molto diverse. Così abbiamo il palestinese Sari Nusseibeh, gli israeliani Slomo Hasson e Menaken Klein, lo studioso cattolico Pier Francesco Fumagalli, il già vicesegretario generale dell’Onu Giandomenico Picco. La “prova di negoziato” è attivata da Giulio Andreotti, che ha avuto una lunga esperienza e sensibilità nel “far terminare il pianto di Gesù su Gerusalemme”. I risultati sono molteplici, ed essi riguardano soprattutto le regole del negoziato, gli attori, i processi, gli obiettivi e le ipotesi per la soluzione dei problemi di Gerusalemme.