Gli interrogativi di fondo alla base del capitolo sono riconducibili ai seguenti: 1) se il processo di crescita sia stato in qualche misura favorito da una condizione di buona solidità patrimoniale – finanziaria al momento in cui è stato avviato; 2) se al termine di un processo di crescita intensa (o comunque dopo un periodo prolungato di crescita) del fatturato il livello di solidità patrimoniale – finanziaria dell’impresa ne abbia risentito negativamente, oppure l’elevata profittabilità – eventualmente unita a un’elevata propensione all’autofinanziamento – che ha accompagnato la crescita abbia preservato, o addirittura migliorato, il livello di solidità.Per rispondere a tali interrogativi si analizza dapprima, attraverso opportuni indici (livello di indebitamento, ecc.), il grado di solidità patrimoniale – finanziaria delle imprese del campione all’inizio del processo di crescita; si ripete tale analisi al termine del processo di crescita, o comunque al termine di un periodo (indicativamente di cinque anni) di elevata crescita; si cerca di interpretare l’evoluzione del grado di solidità patrimoniale durante il processo di crescita, analizzando, in particolare, le risorse finanziarie prodotte dalla gestione caratteristica (conseguenti all’andamento della redditività e alle politiche di distribuzione dei dividendi), l’evoluzione della “produttività” dell’impresa (intesa come rapporto tra fatturato e capitale investito netto), la dinamica del ricorso al leasing (se sono disponibili le informazioni), l’immissione di risorse finanziarie “fresche” da parte dei soci, ecc..