La scrittura nasce laddove manca la voce, "à force de se taire". Assia Djebar ci racconta, con una presa di parola ardita e furtiva, il silenzio di tante vite segrete. In un ut pictura poesis denso di significati, non ci racconta ciò che è visibile, ma, come la pittura di Delacroix, il dramma del divieto, anonimo e omnipresente, e l'azione dello sguardo e della parola rubati. Le analisi testuali dell'articolo mettono poi in luce l'accostamento della parola di Djebar alla pittura di Picasso : un inno ad una proiezione di libertà per l'universo femminile.