Il multilinguismo presente nell’Unione europea si declina in diverse accezioni – lingue ufficiali dell’Unione, lingue regionali o minoritarie, lingue dell’immigrazione o della mobilità – tutte convergenti verso il rispetto delle diversità linguistico-culturali attraverso la garanzia dei diritti linguistici dei cittadini. Operare, anche e soprattutto a livello di formazione universitaria, affinché nei diversi settori del vivere sociale – ambito giuridico-giudiziario compreso – tali diritti vengano salvaguardati e promossi tramite una comunicazione interlinguistica di qualità, significa colmare il deficit democratico che caratterizza le nostre società.