Negli anni precedenti la prima guerra mondiale, una serie di pubblicazioni apparve in Francia con lo scopo di presentare al pubblico francese l’importanza degli scavi archeologici eseguiti allora in Dalmazia. Siccome la Dalmazia era allora una provincia della monarchia asburgica, alleata della Germania, l’archeologia fu un modo di esaminare la situazione in una prospettiva anche politica. Édouard Maury e Charles Diehl prepararono l’impresa ambiziosa di Ernest Hébrard e Jacques Zeiller, i quali avrebbero pubblicato nel 1912 un’opera fondamentale sul Palazzo di Diocleziano. Con questo studio Hébrard e Zeiller impressero un’impronta durevole sul loro lavoro successivo durante e dopo la guerra, amalgamando tematiche tardo antiche e coloniali.