Il saggio cerca di delineare alcuni motivi di riflessione in merito al contributo che la musicologia può offrire all’organologia adottando un punto di vista di carattere storico-estetico. Si interroga, pertanto, sull’utilità che la conoscenza degli strumenti può recare allo studio della storia della musica e, ancor più, della prassi esecutiva di una determinata epoca, solitamente affidata allo studio del testo musicale originale o filologicamente corretto attraverso un lavoro di analisi comparata e di collazione tra l'originale e le sue riscritture: la cosiddetta edizione Urtext.