L’articolo passa in rassegna il modo in cui l’istituzione, abolizione, accorpamento di diocesi cattoliche tra XVI e XXI secolo è stato trattato dalle maggiori storiografie mondiali negli ultimi vent’anni, esaminando dapprima la tendenza generale a trascurare la storia delle istituzioni in favore della storia delle percezioni e cercando poi di ricavare da una serie di opere rappresentative le caratteristiche comuni al fenomeno e di distinguerne le peculiarità nel tempo (epoca pre-concordataria, concordataria, post-concordataria) e nello spazio (dinamiche differenti tra Europa latino-germanica, periferia europea, America iberica e Filippine, America anglo-francese e Oceania, Africa, India, Cina). L’esame sottolinea che l’intervento sulle istituzioni ecclesiastiche riveste valenze diverse a seconda dei contesti, ma è comunque un prodotto di precise scelte politiche ed equilibri sociali in cui interagiscono in misura diversa per ogni situazione Papato, vescovi e Chiese particolari, governi, amministrazioni locali, partiti e singoli esponenti politici, gruppi informali di pressione, gruppi strutturati di fedeli laici.