La ricerca di Spirito dal
punto di vista analitico appare in sintonia con la critica di Keynes al lasser - faire. E
posto in luce che i fenomeni economici non sono fenomeni naturali e Spirito sostiene
la necessità di tener conto dell'operatore Stato nella teoria economica. Nella riflessione
di Spirito è adombrato con forza e anche con senso innovativo il concetto di
domanda effettiva, nella quale assieme ai consumi e agli investimenti privati si sommano
consumi e investimenti pubblici più il saldo della bilancia dei pagamenti. Spirito, quindi, anche nella modernità dei termini, appare ben consapevole,
probabilmente per via autonoma, dei risultati della riflessione economica degli anni
della cosiddetta alta teoria, che aveva posto in luce che né la concorrenza perfetta e
né il monopolio possono essere assunti come rappresentativi della realtà del mercato.